Il mondo del lavoro è cambiato, questi ultimi due anni non hanno fatto altro che dare un’accelerata a questa trasformazione.
Secondo il WORLD ECONOMIC FORUM, nei prossimi 3 anni, nasceranno ben 133 milioni di nuove opportunità occupazionali a fronte di 75 milioni di posti di lavoro destinati a scomparire.
Unioncamere stima che solo in Italia, ci sarà bisogno di 2.5 milioni di occupati in più.
Già a partire dal 2020, secondo il dossier di Unioncamere-ANPAL, il 75% delle aziende italiane ha provveduto ad un reskilling del personale presente in azienda.
Ecco che diventa fondamentale l’acquisizione di nuove competenze e conoscenze sia per chi è già dentro il mondo del lavoro e sia per chi in quel mondo deve ancora entrarci.
I prossimi anni saranno fondamentali per il mondo del lavoro, secondo le previsioni del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere entro il 2025 il 60% dei lavoratori avrà bisogno di avere competenze nel green e nel digitale.
Sempre secondo Excelsior ecosostenibilità e digitalizzazione sono tra i principali fattori di trasformazione per il mercato del lavoro ed a partire dal 2022 un ulteriore impulso arriverà dalle misure previste dal PNRR.
Dopo un anno come questo parlare di futuro e di crescita diventa veramente difficile!
Ma la vita va avanti e visto che il tempo scorre veloce non possiamo fermarci a quello che è stato ma dobbiamo pensare a quello che sarà.
Se da una parte ci sono stati chiesti “tantissimi” sacrifici dall’altra si sono delineate e continuano a delinearsi le linee guida di quelle che saranno le POSSIBILITÀ LAVORATIVE PER IL FUTURO.
Quindi non bisogna perder tempo e cominciare subito a lavorare per prepararsi ad un futuro migliore ricco di soddisfazione professionale, personale e di stabilità economica.
Dati ufficiali Istat dicono che a ottobre il tasso di disoccupazione è stabile al 9,8%, quello tra i giovani è invece salito di 0,6 punti percentuali, attestandosi al 30,3%.
L’Italia è il terzo paese d’Europa per disoccupazione giovanile!
In una situazione del genere un colpo devastante all’occupazione giovanile è stato dato dalla Pandemia in corso, i giovani che spesso si avvicinano al mercato del lavoro attraverso contratti di stage o a tempo determinato sono stati i “primi ad essere sacrificati” durante questa crisi.
Un’altro aspetto che ha visto coinvolti, in questa crisi, moltissimi giovani è la crescita costante di sfiducia nei confronti del mercato occupazionale, infatti molti giovani come categoria a rischio hanno smesso di cercare lavoro, di cercare una professione e di formarsi.
Facciamo un esempio:
Un ragazzo sotto i 29 anni che non lavora e non studia si presenta al mercato lavorativo con scarse competenze professionali.
In poche parole senza arricchire la sua formazione difficilmente riuscirà ad inserirsi nel mondo del lavoro.
Stiamo parlando di un problema vecchio ma che in questo periodo è tornato più che mai di attualità.
Questo è un problema grossissimo tanto che l’Europa e tutti i suoi stati hanno cercato di porre un qualche rimedio attraverso la creazione di diverse misure occupazionali volte ad incentivare il lavoro giovanile.
Detto questo però bisogna anche essere onesti e dire che se non ti dai da fare e non ti muovi nulla cascherà dal cielo per grazia ricevuta.
“Credo molto nella fortuna, e trovo che più lavoro duro, più fortuna ho”.
Thomas Jefferson
In queste citazione troverai una verità unica, imprescindibile per la tua crescita e per costruire il tuo futuro. IL LAVORO.
Come abbiamo visto il futuro ci riserva tantissime sorprese dal punto di vista lavorativo, la digitalizzazione insieme al mondo green saranno i motori di tutto questo, insieme alle soft skill, ma di queste ne parleremo più avanti.
Spetterà a tutti noi farsi trovare pronti, attraverso la formazione, la curiosità e l’apertura al cambiamento: tu sei pronto?